Non tutti gli estrattori sono uguali se si è in Terapia
Il mondo degli estrattori è immenso. Tantissime sono le proposte e, a seconda del budget a nostra disposizione, ormai quasi tutti ce ne possiamo permettere uno.
Se pensate di farvi qualche succo ogni tanto o affrontate la Terapia a scopo puramente preventivo, diciamo che la maggior parte degli estrattori che troverete in commercio faranno, chi più chi meno, al caso vostro.
Il nostro consiglio è in ogni caso di optare per un estrattore che lavori in orizzontale e non in verticale.
Gli estrattori che lavorano per il lungo, scusatemi il termine forse non troppo appropriato, difficilmente si inceppano, soprattutto se devono pressare delle foglie verdi molto fibrose inoltre, lavorando orizzontalmente, hanno maggior tempo a disposizione per estrarre quantità superiori di succo. Se vogliamo fare un'altra specifica l’estrattore ideale non solo deve lavorare in orizzontale ma i suoi rotori devono essere anche lunghi. Maggiore è la durata del transito e più succo, a parità di quantità, ricaverete dalla stessa verdura.
Se invece siete oncologici allora la scelta si riduce drasticamente.
L’ideale in questi casi è munirsi di una macchina bi-fasica cioè una macchina che da una parte pressi e dall’altra trituri. Questo tipo di estrattore vi consentirà di ricavare un succo il più puro possibile.
Il Norwalk è senz’altro la Ferrari degli estrattori.
E’ bifasico, solido, ha una garanzia lunghissima ed è estremamente efficiente. Per contro però costa parecchio. Le importazioni dall’America per noi europei sono sconvenienti. Di base il Norwalk costerebbe circa come l’Angel ma, se aggiungiamo dazi e spese di trasporto il costo finale arriva a sfiorare i 2.800 euro.
L’estrattore bifasico ottiene una miscela pressochè irraggiungibile da parte dei comuni estrattori monofasici dato che la seconda fase dell'estrazione, cioè la pressata, consente di ricavare un succo purissimo, senza alcuna traccia di fibra.
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Chi è in terapia deve necessariamente digerire completamente e velocemente il succo, visto che ne dovrà assumere uno l’ora e, essendo malato, il più delle volte avrà la digestione in panne il che ne deriva che il succo ricavato dal Norwalk ha le caratteristiche ideali per essere praticamente assimilato a livello cellulare. La totale assenza di fibre permette praticamente al succo purissimo di by-passare lo stomaco. Di conseguenza a parità di quantità si assorbono più nutrienti, con meno dispendio energetico.
Ma, la guarigione non può dipendere così tanto da una questione economica.
Il protocollo Gerson è e rimane un protocollo di libera consultazione e di larga diffusione, dunque per chi volesse iniziare la Terapia ma non può permettersi l'estrattore Norwalk, noi consigliamo di valutare l’acquisto dell’estrattore marca Champion.
Costa meno ma è ugualmente bifasico (se abbinato alla pressa manuale). Ha diverse parti in plastica dunque la durata sarà sicuramente inferiore a quella del Norwalk ma per contro anche il costo è nettamente inferire. Il secondo passagigio nella pressa manuale, garantirà un risultato più che accettabile, con un notevole risparmio di denaro.
La macchina Champion è commercializzata in Inghilterra per cui le spese aggiunte sono ovviamente inferiori.