Un succo ogni ora non equivale ad un unico abbondante succo

Un succo ogni ora non equivale ad un unico abbondante succo

Nella Terapia Gerson nulla è lasciato al caso. La Terapia lavora perfettamente nella sua totalità e nella precisione della sua applicazione. Quelli che a noi sembrano dettagli irrilevanti, irrilevanti non lo sono. Nel protocollo Gerson tutto ha una sua logica. A volte diventa per noi difficile riprodurre queste indicazioni alla lettera, semplicemente perchè non ne capiamo le motivazioni e, per mancanza di fiducia o incapacità di affidarci, apportiamo modifiche che ci rendono il messaggio più vicino alle nostre esigenze di vita, alle nostre abitudini, alle nostre idee.

Corretto atteggiamento sarebbe invece quello di continuare a ricercare, fino a trovare le risposte e giungere alla comprensione. Con questo articolo proviamo a dare una risposta plausibile ad uno degli errori più comuni o meglio ad uno degli adattamenti più frequenti. Attualmente esistono tantissimi protocolli simil-Gerson che promuovono il consumo di un pasto vegano integrato dal consumo di succhi di frutta e verdura. All'apparenza un protocollo equivale ad un altro ma nella sostanza, soprattutto se il malato è serio e la malattia è ad uno stadio di avanzamento tale da non consentire errori, le indicazioni del dottor Max hanno più di una ragione per essere osservate in maniera ortodossa. Le ragioni per le quali Max Gerson imponeva il consumo di 12 (13 dopo l'avvento della chimica) succhi appena estratti a scansione oraria sono:

  • Il succo appena spremuto presenta una carica enzimatica maggiore del succo spremuto ore prima. Sia ben chiaro che il succo spremuto perde progressivamente la propria carica di enzimi perciò non diventa veleno, semplicemente possiede caratteristiche diverse (inferiori in termini di resa) rispetto al succo fresco. Questo significa che a parità di quantità, l' efficacia del trattamento risulta essere inferiore.
  • La scansione oraria (somministrazione dei succhi e dei clisteri al caffè) consente una progressiva e continua disintossicazione e ricostruzione delle cellule del nostro corpo. Max Gerson nel suo libro "A cancer therapy, results of fifty cases" sottolineava quanto fosse importante non concentrare l'assunzione dei succhi in una parte precisa della giornata o in determinati orari, proprio per non lasciare parti della giornata "scoperte" e garantire un equilibrio all'importante lavoro di restauro che il nostro sistema deve svolgere.
  • Una grande quantità di succo assunta in poco tempo, ci satura, togliendoci la fame e allungando i tempi di assimilazione.
  • L'indice glicemico aumenta eccessivamente se assumiamo grandi quantità di succo, scompensando un fisico che risulta essere, il più delle volte, già altamente debilitato.

Quando allora avremo la tentazione di semplificarci la vita, facendo una bella bottiglia di succo per evitare di lavare una volta di più l'estrattore, o avere più ore d'aria a nostra disposizione, ripensiamo ai tanti motivi per i quali sarebbe meglio non farlo. Che sia un' eccezzione va benissimo. Che diventi una regola, certamente no.

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