Terapia Gerson e questione poliammine

Risposta di Kathryn Alexander alla mia domanda:

Risposta di Kathryn Alexander

Ci sono molte scuole di pensiero in merito all'argomento dell'alimentazione; ci sono i vegan, i vegetariani e altri ancora che sostengono una dieta ad alto contenuto proteico. Il problema è che ognuna di loro vanta un grande successo nella cura del cancro. Di conseguenza, i pazienti chiedono l'evidenza clinica, non l'ipotesi scientifica, per capire se ciò che il medico sta sostenendo funzioni realmente. Tutto si riduce ad una semplice domanda: "Se quello che dici è vero, il mio tumore può rimpicciolirsi o scomparire?" e se la risposta è sì - ci si chiede quali siano le probabilità che ciò accada nel nostro caso specifico. Nella Terapia Gerson, se un paziente ha un' intolleranza o è allergico a qualsiasi alimento o gruppo di alimenti, allora lo/li togliamo, per il resto lasciamo la dieta come prescritta dal dottor Gerson. E' importante ricordare che la medicina occidentale è molto riduzionista - cerca la singola causa o il singolo effetto, vuole dividere i cibi nei loro singoli componenti chimici, in più con la nascita della nutrigenomica, si cercherà di produrre alimenti che, geneticamente modificati, annullino ciò che classifichiamo come "i composti indesiderabili di quell' alimento". Il Dr Gerson ci aveva avvertito sulla direzione attuale della medicina, esortando l'integralità e non la parzialità - dicendo "Usate cibi biologici (e loro nutrienti) sia quelli scoperti che quelli da scoprire, insieme, nella quantità corretta, miscelandoli e componendoli". Così, quando pensiamo sia intelligente cercare di scomporre il cibo, e dire che questo è male e quello è bene - senza fare nessun test clinico per dimostrare l'ipotesi, allora corriamo il pericolo di dare consigli fuorvianti che potrebbero impedire alla persona di prendere una decisione informata, portandola ad una precoce scomparsa. Nessuno dovrebbe dare consigli a meno che non vi siano prove cliniche sufficienti per sostenere il consiglio per il singolo caso.Penso, inoltre, sia probabilmente meglio tornare alle raccomandazioni del dottor Gerson e riportate dalla figlia Charlotte a pag 132 e 133 del libro "Guarire con il Metodo Gerson" nelle quali sono elencati i succhi permessi in Terapia. In nessun punto nel suo libro egli indica di assecondare le preferenze dei malati. È interessante notare che, io credo che il dottor Gerson abbia utilizzato il succo d'arancia preventivamente nella sua terapia per i pazienti non affetti da cancro e successivamente abbia affinatato le raccomandazioni sui succhi scegliendo quelli che avevano ottenuto i migliori risultati. Il succo di agrumi è permesso, o succo d'arancia o succo di pompelmo, ma si tende ad usare il succo d'arancia in quanto non interferisce con le reazioni della fase 1 di disintossicazione, così importante nel rapporto con gli ormoni. Tuttavia, se la terapia viene intrapresa da una persona affetta da malattia infiammatoria, ovviamente, si può rimuovere, ma sempre pensandoci attentamente prima di sostituirlo con succo di pompelmo, in quanto il succo di pompelmo esercita azioni inibitorie sul processo di disintossicazione.