Come il glutine influenza il sistema digestivo
Il ricordo del sapore del pane appena sfornato, credo sia patrimonio comune della maggior parte di noi.
La sensazione gradevole al palato di masticare un panino appena fatto è indimenticabile.
Questo cibo delizioso unisce morbidezza e croccantezza ad una leggera dolcezza mista al gusto salato.
Purtroppo, questo cibo squisito al palato potrebbe essere una delle cause più comuni di allergie alimentari e di ipersensibilità nel mondo moderno. Il pane, insieme a molti altri prodotti da forno, pasta, cracker, salse, condimenti, e molti cibi tra i più inverosimili contengono un ingrediente comune: il GRANO.
Ora, il grano in sé non è tutto il problema, perché molti nostri antenati mangiavano grano e mantenevano una salute perfetta. Perciò è più corretto parlare di GLUTINE e non di GRANO. Alcuni di voi potrebbero chiedersi che cosa è il glutine?.
Molti alimenti contengono sull'etichetta la dicitura "Senza Glutine" ma viene spontaneo domandarci se questo prodotto sia veramente sano e la sola scritta "Senza Glutine" sia garanzia di salubrità. Si potrebbe pensare: " Be', il glutine non è solo nel grano, ma anche nell'orzo, nella segale, e (talvolta) anche nell' avena.
* Glutine è il nome dato alla parte proteica di questi cereali.
* L' avena di per sé non contiene glutine, ma generalmente viene lavorata in impianti che trattano anche il grano, e così è suscettibile di contaminazione.
Tuttavia, l'avena che si trova nei negozi del biologico solitamente è esente da questo problema.
Soprattutto il grano, essendo il cereale maggiormente usato per ottenere prodotti lievitati, è stato soggetto a manipolazioni o ibridazioni, atte ad accentuarne la morbidezza, masticabilità, elasticità, e a incrementare il contenuto di questa proteina, il glutine appunto. La sua aumentata "viscosità" aiuta a legare meglio gli impasti. Qual è però la conseguenza sul nostro corpo dall'introdurre questo alimento parecchio più viscoso rispetto al passato? Anticamente, per esempio, lo stesso effetto era ottenuto dal miscelare la farina di grano a quella di noci o fagioli, e questo rendeva sicuramente l'alimento meno dannoso per il nostro intestino.
La moderna farina di frumento, con la sua aumentata quantità di glutine, crea una massa di cibo collosa che aderisce alla mucosa intestinale, e mentre passa attraverso il tubo digerente, come spiega il dottor Mercola, lo riveste di una guaina impermeabile. Il dottor Mercola approfondisce la questione del glutine, e offre una vasta quantità di informazioni non solo sul grano e la nostra salute, ma anche su tutti gli altri cereali .
Questa poltiglia glutinosa, perché di questo si tratta, su alcuni individui particolarmente sensibili provoca reazioni di intolleranza o allergia. La genetica è una causa potenziale di questa reazione, ma ci sono molti altri fattori che potrebbero contribuire alla ipersensibilizzazione.
Nelle caso delle persone colpite da intolleranza al glutine, il sistema immunitario percepisce questo residuo come un invasore estraneo e comincia ad attaccare non solo tale massa appiccicosa, ma anche il rivestimento del tratto digestivo. Il sistema immunitario inizia così a reagire e molte persone sperimentano disturbi dovuti alla risposta immunitaria nei confronti del rivestimento intestinale.
Alcuni di questi disturbi sono lievi, ma altri possono invece essere piuttosto gravi. Per citarne solo alcuni: asma, cambiamenti emotivi (ad esempio irritabilità o mutamento del comportamento ), depressione, stanchezza cronica, carenze nutrizionali e un certo numero di condizioni autoimmuni. Purtroppo, questo aumento di intolleranze e / o allergie porta inevitabilmente anche all'aumento delle malattie autoimmuni.
L'incremento del consumo di grano e soprattutto del grano ad alto tenore glutinoso è all'origine di questi disturbi tanto diffusi.
Il glutine e la terapia Gerson
Credo che la sensibilità al glutine sia probabilmente il motivo per il quale il dottor Gerson abbia eliminato frumento, orzo, (e limitato fortemente la segale) dalla Terapia.
L'avena si era rivelata, invece, un ottima alternativa, non provocando alcun tipo di reazione sui pazienti trattati, ed è per questo che ancora oggi, il protocollo consiglia una grande ciotola di porridge d'avena per la colazione del mattino.
Si è riscontrato che anche in pazienti che in passato non avevano manifestato alcuna intolleranza al glutine, dopo l'inizio della terapia abbiano avvertito l'esigenza di assumere avena che non abbia subito alcuna contaminazione da lavorazione. E, in altri casi, a seguito della manifestazione di avvenuti dolori allo stomaco, successivi all'ingestione dell'avena, abbiamo avuto il sospetto che questo sia potuto avvenire in quanto questo cereale avrebbe potuto essere entrato in contatto con prodotti contenenti glutine.
Il dottor Gerson mirava inoltre ad ottenere la maggior e miglior nutrizione per i suoi pazienti (iperalimentazione) e questo lo ha sicuramente portato a prediligere un cereale ricco di proteine e grassi nobili (come l'avena) piuttosto che il pane od altri alimenti ottenuti con farine di grano (sicuramente non eguagliabili all'avena in questo senso) che pur sfamando a parità di quantità posseggono minor caratteristiche nutrizionali. Per questo il pane di segale senza sale è l'unico tipo di pane consentito dalla terapia Gerson , ed è rigorosamente limitato alle canoniche 2 fette al giorno e, assunto, oltre e non in sostituzione del pasto "tipo".
Queste poche fette di pane di segale consentite in Terapia, pur essendo non propriamente idonee a favorire il processo di guarigione, sono di solito introdotte per aiutare i pazienti ad affrontare un cambiamento di dieta cosi' drastico che richiede già l'eliminazione di alimenti considerati per tutti noi "familiari".
Perché è così difficile per noi rinunciare ai cibi che "amiamo" così tanto?
Può sembrare strano, ma alcune voglie possono effettivamente essere causate da un'allergia (o sensibilità) per quei cibi stessi che sono oggetto del nostro desiderio, questo ci fa provare una scarica di endorfina ogni volta che ingeriamo alcuni tipi di alimenti, compreso il frumento. Le proteine del grano sono convertite nel nostro corpo e quindi confondono i recettori oppioidi del cervello, il quale provoca una scarica di endorfina. Questo ci procura uno “sballo da cibo” che cerchiamo letteralmente da affamati. “Il Dottor Mark Hyman ci spiega quello che succede quand consumiamo il grano e altri cibi che causano simili reazioni.
“Nella digestione le proteine del grano sono trasformate in proteine ridotte: “polipeptidi”; chiamate “esorfini”. Sono simili agli endorfini dell’euforia che sperimentano i jogger e si legano ai ricettori opioidi nel cervello procurando uno “sballo” e l’assuefazione come succede in un tossicodipendente. Questi polipeptidi da grano sono assorbiti nel flusso sanguigno e attraversando pure la barriera ematocerebrale. Si chiamano “gluteomorfine” da “glutine” e “morfina”.-Mark Hyman, M.D.
Tuttavia, dopo una prolungata esposizione agli alimenti che creano dipendenza da grano non si avverte più la reazione infiammatoria di disturbo, pur rimanendo invece l'assuefazione da oppiacei.
Non c'è da meravigliarsi che la nostra società sia invasa da "golosi" del glutine!! Il grano ci dà una sensazione immediata di "benessere" che sarà difficile da superare anche nei primi mesi di Terapia.
La questione diventa allora ... Siamo assuefatti al cibo, o siamo sentimentalmente attratti da un cibo che fa scaturire in noi alcuni piacevoli ricordi?
Purtroppo, occorre capire che il pane e gli altri prodotti del grano non ci forniscono adeguati quantitativi di sostanze nutritive, di cui però necessitiamo soprattutto se stiamo affrontando un periodo di disintossicazione e guarigione. In alternativa, ci sono molti altri alimenti più vantaggiosi e deliziosi, come la frutta e la verdura. Per maggiori informazioni sugli alimenti che le persone dovrebbero mangiare per mantenersi in salute, si consiglia di fare riferimento ai suggerimenti dietetici che Charlotte Gerson ha fatto nel capitolo 11 (Alimenti Sani) del libro Guarire con il Metodo Gerson. Questo capitolo è una guida nutrizionale generale per gli individui sani e di quello di cui dovrebbe consistere il 75% della loro dieta (ndt. 75% al tempo del dottor Max Gerson, cioè quando l'uomo era estremamente meno tossico, al giorno d'oggi il consiglio di Charlotte è quello di attenersi alle direttive dietetiche consigliate in Terapia per il 90% della propria dieta) In queste linee guida, ovviamente, si scoraggia il consumo di grano e di altri prodotti glutinosi.