Composizione dei pasti
Tre pasti vegetariani compongono la dieta dei pazienti in Terapia, naturalmente da aggiungersi ai succhi e, ovviamente, se si ha ancora fame agli spuntini.
Ecco un esempio di come si può organizzare il menù quotidiano.
Colazione
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Un’ampia scodella di fiocchi d’avena cotti in acqua purificata e addolciti con un pò di miele o frutta essicata, precedentemente tenuta in ammollo tutta la notte.
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Un bicchiere di succo d’arancia appena spremuto da 250 ml. Altra frutta cruda o cotta.
- Opzionale: una fetta di pane di segale integrale e senza sale biologico tostato
Pranzo e cena
- Un’ insalata mista
- Una tazza da 250 ml di zuppa di Ippocrate
- Una patata media o in alternativa una volta a settimana l’equivalente in volume di quinoa o di patata dolce.
- Una o due verdure cotte o crude (in aggiunta rispetto all’insalata)
- Un dessert composto da frutta cruda o cotta.
- Un succo di carota mela.
Solo dopo aver consumato il pasto nella sua interezza, in aggiunta e non in sostituzione di altre portate, se si avrà ancora fame sarà possibile mangiare un’altra fetta di pane di segale.
Nota: 2 cucchiai di olio di semi di lino (senza lignani) vanno assunti durante i pasti per il primo mese e dal secondo in poi vengono ridotti ad 1 cucciaio al giorno.