La Terapia Gerson è troppo stressante per me! Posso fare qualcosa di meno impegnativo?

La Terapia Gerson è troppo stressante per me! Posso fare qualcosa di meno impegnativo?

Queste sono tra le domande più frequenti tra chi vorrebbe iniziare la Terapia Gerson o tra chi, da poco, ha iniziato. Scegliere lo strumento giusto significa fare già metà del lavoro. Con questo articolo vorrei fornirvi alcune indicazioni valide affinchè possiate fare la scelta più attinente al vostro caso.

La prima considerazione che possiamo fare è se siamo oncologici o affetti da patologia grave o se si siamo "sani" o quasi e vogliamo semplicemente iniziare un processo di disintossicazione. Se siamo oncologici, ovviamente, l'impegno che ci verrà chiesto sarà grande e il margine di manovra invece, molto risicato. Ricordiamo che la Terapia intensiva è stata messa a punto dal dottor Max Gerson per malati gravi, dunque, se facciamo le cose per tempo, prevenendo invece di curare, possiamo permetterci di fare meno succhi e meno caffè adattando la dieta alle nostre esigenze di persone in salute.

La seconda considerazione è l'importantissima differenza esistente tra un paziente che ha subito l'asportazione della massa tumorale ma non si è sottoposto a chemioterapia o radioterapia e il paziente che, invece, è stato pretrattato. Nel primo caso la sola operazione è andata nella direzione di ridurre il lavoro del sistema immunitario, che dovrà disintossicare e ricostruire l'organismo ma non smaltire l'accumulo tossico che costituiva il tumore stesso. Nel secondo caso invece tutto il processo di disintossicazione sarà più lento e a volte praticamente impossibile da compiere, perchè l' enorme carico tossico della chemioterapia si è andato ad assommare al già alto carico tossico che ha prodotto la malattia. In questi casi oltre a dover obbligatoriamente fare il massimo (terapia completa ma non intensiva, soprattutto per i primi mesi) la garanzia della guarigione è incerta. A volte è possibile solamente, e non è poco, garantire una morte serena, nella propria casa, senza dolore e non in ospedale. Anche in questo caso ricordiamoci che ai tempi del dottor Max Gerson, la chemioterapia non esisteva, il carico tossico generale era inferiore e le risorse alimentari a nostra disposizione per la terapia nutrizionale (frutta e verdura biologica) erano più ricche di nutrienti.

Con umiltà e lucidità dobbiamo fare un' autovalutazione personale per capire quale sia il nostro trascorso e come sia meglio procedere per ottenere di nuovo la salute, ricordandoci sempre che noi siamo i primi responsabili della nostra malattia, che quotidianamente abbiamo esagerato, sbagliato, frainteso nel prenderci cura di noi stessi e che la salute non è un atto dovuto ma va riconquistata e mantenuta.

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