Studio Odontoiatrico Dottor Stefano Montironi
Il cuore della mia attività odontoiatrica giornaliera, è l’attenzione al paziente come persona e come malato. Definirsi un dentista “biologico” oppure “olistico” è forse per me troppo, preferire definirmi un operatore sanitario che tende all’attenzione di come opera sul paziente e sulla scelta e sul consiglio delle terapie e materiali più adatti alla persona, vista la specificità ed unicità di ognuno di noi.
Elemento caratterizzante della mia professione di odontoitara è porsi l’obbiettivo di eliminare completamente i metalli dalla bocca del paziente, mentre la sfida quotidiana è quella di rispettare i principi del “metal free” e “bacterial free” , come goal finale del singolo atto terapeutico I temi che affronto quotidianamente sono la rimozione protetta degli amalgami dentali, l’elettrogalvanismo e la presenza in bocca dei denti devitalizzati.
La rimozione Protetta degli Amalgami Dentali è una metodica caratterizzata dall’applicazione di protocolli specifici che accompagnano il paziente fino a casa, passando dalla prima visita, alla rimozione della vecchia otturazione, al fine di alleviare lo stress che si accanirebbe su strutture fisiche già debilitate.
Per elettrogalvanismo si intende un fenomeno che si verifica di seguito alla convivenza in bocca, per immersione nel fluido salivare, di un numero variabile di elementi metallici differenti, capace di creare correnti galvaniche ovvero un flusso ionico di metalli, che si manifesta sotto forma di fenomeni elettrolitici (corrosione) ed elettrodeposizione (discolorazione e sapore metallico in bocca).
I denti devitalizzati e la loro permanenza in bocca sono un discorso a parte. Cercherò di farvi seguire un ragionamento che vi permette di trarre da soli qualche conclusione Devitalizzare un dente, significa asportare il fascio vascolo nervoso, ovvero arteria, vena e nervo intracanalare per conservare il dente il bocca ed eliminare il terribile dolore ed ascesso che un dente infiammato ed infetto crea.
Purtroppo l’anatomia del canale dentale è molto complessa. Il dente ha una ramificazione arborea dei suoi canali e la loro assoluta detersione meccanica è impossibile, ci sono una miriade infinita di propaggini vascolari e nervose che dal fascio principale si diramano a raggiera dall’interno verso l’esterno della radice dente; elementi organici che non potranno mai essere asportati completamente durante la procedura di rimozione e pertanto rimarranno in situ.
A questo punto che cosa succede? Qui si diramano le risposte.
Le società scientifiche affermano che tali propaggini non subiscono un processo di necrosi perche raggiungendo l’estremità radicolare del dente ed stringendo rapporti con il cemento radicolare, godono anche della sua vascolarizzazione.
Ma noi dentista osserviamo quotidianamente casi che escono dalla regola, denti sui quali compaiono fenomeni putrefattivi ai quali non si da risposta, come granulomi su cure radio graficamente corrette la cui giustificazione diventa impossibile.
Pochi giorni fa finalmente è stato pubblicato su una rivista professionale uno studio che afferma l’altissima probabilità della presenza di batteri fecali “Enteroccuccus faecalis”, batteri produttori di putrefazione e gas nocivi in tutti i denti devitalizzati.
Talvolta ritratto dei denti con granulomi apicali, nonostante il mio consiglio all'estrazione, e mi imbatto in un contenuto melmoso e nero. Altre volte si trova un materiale precedentemente inserito asciutto e roseo. Il monitoraggio e fondamentale in ogni caso. Scegliere di tenere un dente devitale non è una scelta semplice. Ci sono molti fattori che entrano in gioco, estetici, funzionali, psicologici ed economici. Sul web sapete meglio di me che si pubblica di tutto, fatelo sempre con cautela.
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Contatti
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- Dottor Stefano Montironi - Odontoiatra