"Non passerà molto tempo prima che l’intera popolazione si troverà a dover decidere se accettare di morire in massa per questa malattia o avere invece saggezza, coraggio e forza di volontà sufficienti a trasformare completamente il nostro modo di vivere e le nostre condizioni dietetiche"

Dr. Max Gerson

Il Dottor Max Gerson

Il Pioniere dell’Alimentazione Terapeutica

1881-1959

Non esiste cancro in un metabolismo sano

Questo affermava il dottor Max Gerson (1881-1959), pioniere dell’alimentazione terapeutica nel trattamento di tumori e altre malattie degenerative, paladino dell’agricoltura biologica e definito da un suo paziente curato, il Premio Nobel Dottor Albert Schweitzer, “Uno dei massimi geni della storia della medicina”.

Il Dottor Gerson è morto nel 1959, ma le sue idee sulla prevenzione se non ancora sulla cura dei tumori – sono ora di dominio pubblico, senza però che il suo nome vi sia collegato.

I Principi Teorici

Il Meccanismo Risanatore

Per la guarigione e prevenzione del cancro e di altre malattie “incurabili” è un approccio di fondo al problema delle malattie croniche. Gerson osserva che “ristabilendo il meccanismo risanatore del corpo”, cioè correggendo le turbe del metabolismo basale che permettono lo sviluppo delle malattie croniche, tutti i sistemi dell’organismo possono venire riportati al giusto funzionamento.

Il corso delle malattie croniche, cancro incluso, può così venire invertito.
Il Dottor Gerson sostiene che nel cancro è decisivo il mutamento del quadro patologico generale, e non sintomatico.
In altre parole il cancro è una malattia non-specifica, e di conseguenza anche la terapia è non-specifica.

Viene utilizzata con pazienti di ogni età affetti da ogni tipo di cancro, e può venire modificata per il trattamento di malattie croniche non maligne.

La Terapia

Azione simultanea su tre fronti

Disintossicazione

Si realizza somministrando ai pazienti notevoli quantitativi di succhi di frutta e di verdura biologica fresca, uno speciale passato che stimola l’eliminazione attraverso i reni, e un grande numero di clisteri di caffè (pure biologico).
Poiché la caffeina serve ad aprire i dotti biliari che liberano grandi masse di materiale tossico.
I succhi stimolano inoltre il fegato ed i reni ad eliminare le tossine accumulate.

Iperalimentazione

I succhi freschi aiutano il corpo anche ad ottenere le sostanze nutrienti essenziali, i minerali e le vitamine in forma facilmente digeribile.
Vengono somministrati altri alimenti: frutta e verdure, crudi o appena cotti, rigorosamente coltivati con sistemi biologici, insalate verdi e il passato già citato, preparato di fresco con verdure ed erbe specifiche.

Terapia epatica

La terza fase del trattamento è la terapia epatica di sostegno sotto forma di ioduro organico e inorganico, notevoli quantitativi di una combinazione di tre sali di potassio in soluzione al 10% (acetato, gluconato e fosfato di potassio), enzimi pancreatici e vitamina B3.

Risultati

Conferme

Albert Schweitzer
Il Dottor Alber Schweitzer

Il dottor Gerson dimostrò la fondatezza delle sue tesi curando moltissimi casi di cancro e altre malattie metaboliche e degenerative con una dieta biologica e una disintossicazione rigorosa in grado di riequilibrare il metabolismo corporeo, alterato da fattori ambientali e da errate abitudini dietetiche.
Dopo la sua morte, alcuni studi hanno confermato le sue tesi.
Un suo paziente, il premio Nobel Schweitzer, l'aveva definito "uno dei geni della medicina"».
Il dottor Schweitzer la moglie e la figlia furono guariti dal dottor Max Gerson.

Un' analisi comparata dei risultati con la terapia Gerson e con modalità convenzionali in due gruppi di 150 pazienti malati di melanoma, che è uno dei più letali tipi di tumori, è stato pubblicato nel settembre del 1995 nella rivista medica americana, “Alternative Therapies in Health and Medicine,” vol. I, n. IV. Le diagnosi furono confermate dall’Istituto di Patologia delle Forze Armate Americane.
Il 100% dei malati di melanoma stadio I e II sono arrivati al traguardo di 5 anni di sopravvivenza contro il 79% nel gruppo di controllo.
Per gli stadi IIIA e IIIB, con metastasi locali, il gruppo Gerson è arrivato al 70% e l’altro solo al 41%.
Ancora più drammaticamente, nel gruppo dei più malati, stadio IVA, con metastasi distanti, il 39% dei pazienti Gerson è guarito mentre nell’altro gruppo si è arrivati solo al 6%.

Mai come oggi, in un clima di accresciuta consapevolezza ecologica e di rivalutazione dell’ambiente, le sue straordinarie intuizioni assumono il tono di una rivelazione profetica e di un giudizio morale, facendo intravedere nuovi orizzonti per la moderna ricerca oncologica.

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